GNASSI: “VI SPIEGO IL MIO BILANCIO EQUO E VIRTUOSO”. SUI SINDACATI: “LA LORO MOSSA CURIOSA VERSO L’UNICO COMUNE CHE LA TASSA DI SOGGIORNO L’HA MESSA”. BALNEAZIONE: "CHIEDEREMO ANTICIPI PER 70MILIONI AD HERA PER GLI SFORATORI"
Da fuori il suon dei mestoli, perché la gente sta male e urla “vergogna”. Dentro la giunta, che (per carità) del malessere della gente non è la causa, a spiegare le ragioni di un bilancio che il sindaco continua a definire “equo, virtuoso e con delle priorità”. Oggi in Consiglio il sigillo definitivo. Nel pomeriggio un incontro per spiegare le linee guida della manovra. “Ci ha condotti a oggi – dice il sindaco – un lungo percorso di confronto e di analisi. Abbiamo dovuto fare i conti con tagli per 23,7 milioni, una spesa corrente di 129 mila euro e con il fatto che il 60 per cento di ciò che pagano i riminesi va allo Stato. Queste sono le condizioni in cui si trovano a navigare tutti comuni. In 60 anni di governi instabili a mandare avanti l’Italia sono stati proprio i comuni e le pmi: le due realtà su cui il Governo si è accanito, e lo ha fatto in un modo così pesante che non si era mai visto prima”. E così i comuni, tra tagli e patto di stabilità, si trasformano in “elemento depressivo dell’economia, che allo stesso tempo è chiamato a fornire i servizi”.
“La nostra – dice ad un certo punto il sindaco – è la manovra più equa tra i capoluoghi dell’Emilia Romagna” e mostra alcuni numeri, quelli di aliquote e detrazioni di imu e irpef di tutte le province, da cui si nota (effettivamente) che, per esempio a Rimini c’è l’irpef con l’aliquota più bassa della regione e con la soglia di detrazione più alta. A parità, poi di aliquota imu per la prima casa (che qui si applica su valori catastali relativamente bassi), Rimini applica una aliquota meno elevata per seconde case & co.
“Siamo più equi – spiega – perché usiamo tutte le leve fiscali (imu, irpef, tariffe, tassa di soggiorno). Noi siamo l’unico capoluogo turistico importante che mette la tassa di soggiorno (dal 1 ottobre perché si tratta di uno strumento nuovo che va definito nella sua applicazione). E’ curioso l’atteggiamento dei sindacati che si muove in favore della tassa di soggiorno proprio contro l’unico comune che l’ha messa. Il mondo è cambiato e cambia per tutti, non solo per i comuni”.
In programma per il comune di Rimini anche una riforma sulla retribuzione dei dirigenti, ovviamente da "condividere con i sindacati". “Tenere al minimo il livello di retribuzione per il posizionamento e dare il massimo della produttività a quel dirigente che raggiunge l’obiettivo. E vedere, poi, se arriva qualcosa per i mille dipendenti”.
All’assessore Gian Luca Brasini il compito di mostrare la virtuosità del bilancio di 130milioni “tutti servizi” e niente sprechi. Innanzitutto perché “abbiamo deciso di non contrarre un euro di mutuo e quindi gli interessi passivi restano gli stessi e andranno a diminuire”. Per il resto, personale, sociale, istruzione, sicurezza, affitti, attività culturali e sportive, trasporti, ecc. “per me sono tutte spese buone”. L’amministrazione ha anche lavorato a delle economie, “revisioni qualitative della spesa” recuperando “4milioni dalla riduzione degli incarichi, da personale e dirigenti, da affitti, dalla gestione del servizio di illuminazione pubblica”.
Rispetto al taglio al fondo per il sostegno all’handicap dice: “Non è vero. A pagina 95 del bilancio c’è un refuso. La verità è che di quei soldi 582mila euro corrispondono alla registrazione contabile del personale del Lettimi e noi li abbiamo spostati sotto la voce giusta. Poi ci sono venuti a mancare 300mila euro dalla Provincia per borse di studio e la tia dello Stato per le scuole. Infine, abbiamo sovrastimato il ricavo dal servizio di refezione delle mense scolastiche che a causa di defezioni non raggiunge i 140mila euro preventivati”. Rispetto ai 42mila euro dell’imu di lusso, andranno al sostegno per l’handicap nelle scuole.
Al vicesindaco il compito mostrare i rimpolpa menti al welfare, con istruzione e sicurezza tra le priorità che la giunta si è portata sotto al “bunker”. “Abbiamo a bilancio 1,9 milioni per il sostegno ai bambini svantaggiati delle nostre scuole, per loro lavorano 30 persone a tempo pieno – dice Gloria Lisi – mentre 20,5 sono i milioni per la non autosufficienza, 420 mila euro per sostenere le situazioni di estrema povertà, 9,561 milioni per le politiche educative, 8,105 per il sociale”.
Opere. Si punta su la salvaguardia della balneazione (fogne) con 15 mila euro da spendere nel triennio di programmazione (6,5 milioni 2012, 5 milioni nel 2013, 5 milioni nel 2014). “Abbiamo in campo 53 milioni per la dorsale nord e abbiamo chiesto al gestore di anticiparne altri 70 perché si inizi al più presto a lavorare agli sforatori”. Nel 2012 ci sono anche 8milioni per il teatro Galli, 2,88 milioni per il tecnopolo, 2 milioni per il trc, 1,77 milioni per la palestra del villaggio primo maggio, un milione a testa per i cimiteri di San Lorenzo e Santa Maria in Cerreto e poi tutta una serie di altri interventi per un totale di 27 milioni.
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